I know everything you wanted isn't anything you have., Sebastian e Felix

Felix seguì Sebastian fino alla cucina, tenendosi il pesciolino rosso stretto al petto e guardando dentro la boccia solo ogni tanto. Quel giorno Sguizzush era silenzioso, probabilmente era solo arrabbiato con lui, visto che si era comportato come un perfetto idiota per tutta la notte.

Felix sospirò e guardò fuori dalla finestra posta in cima alla cucina, era ancora buio, un po' gli dispiaceva di aver fatto alzare Sebastian a quell'ora, in fondo doveva ammettere che era lui a portare a termire quasi tutto il lavoro a villa Phantomhive.

Andò a sedersi, mettendo la boccia di vetro sul tavolo e guardando Sguizzush con una faccia da cane bastonato.

- Scusa. - mormorò, poggiando le labbra in un punto vicino al pesce rosso.

~
"Stai parlando a me o al pesce? Comunque sia non serve che fai l'offeso, delle tue pessime figure -marcando volutamente quelle pessime figure- non ne verrà a sapere nessuno."

Disse dolcemente per poi spostare poco più in là la boccia che conteneva il pesciolino rosso e mettere davanti al naso di Felix degli Scones, appena preparati.

"A te piaciono queste cose, no?"

Disse per poi incrociare le braccia sul tavolo e buttarci la testa dentro.

Felix lo guardò e gli fece una smorfia.

- Guarda che non parlavo con te, non crederti tanto importante, Sebastiàn. - borbottò.

Tornò ad afferrare Shuizzush e lo abbracciò usando un solo braccio, mentre col mano libera prendeva uno scon e lo mordeva. Lui mangiava sempre e solo cibo inglese e doveva ammettere che Sebastian era piuttosto bravo nel prepararlo. Ma evitò accuratamente di farglielo sapere.

- Puoi dirlo a chi ti pare, sai quanto me ne importa. -

In realtà era una schifosa bugia, Felix non era mai stato bravo ad ammettere le cose.

~
"Pensa quello che vuoi, Felìs, io me ne starò zitto."

Disse senza alzare la testa dal cuscino portatile -le sua braccia- al giovane Felix che si stava ingozzando di quello schifossissimo -a parer di Sebastian- coso di burro. E Già a lui non piacevano proprio. Ma neanche al Signorino. Forse era per quello che non gli piacevano. Forse.
Poi si Alzò e si diresse verso il frigo, poi verso i piatti e infine chiamò, con un dolce tono:

"Vieni Qui, My Ladyyyy~"

Una cosa -la gatta- entrò velocemente e si arrampicò sul tavolo, da stare al livello dello stomaco di Sebastian che prontamente gli mise davanti un piatto e ci versò del latte.

"Ma benvenuta anche oggi"

Mentre accarezzava la testolino della micetta mentre quest'ultima faceva tranquillamente colazione, sul tavolo.

Felix alzò il viso dal suo scon e guardò il gatto, dandosi mentalmente dello stupido quando, per un attimo, pensò che probabilmente gli sarebbe piaciuto davvero molto starsene al posto di quella tenera palla di pelo. Allora fece cadere la testa sul tavolo, sbattendoci la fronte sopra e restando in quella posizione.

- Sguizzuuush. -

Felix li lamentò e strinse il pesciolino a sé, guardandolo.

- Sebastiàn è proprio un deficiente. - mormorò contro il vetro.
- Preferisce un gatto a me! -

~
"Se fossi dolce e carino quanto un gatto, sarei così anche con te, non è vero, my lady?"

Disse prima guardando Felix appiccicato alla boccia del pesciolino rosso, e poi la sua preziosa gattina, che ormai aveva finito di bere il suo latte e aveva iniziato a fare le fusa al bel maggiordomo.

"e poi i gatti ti capiscono spesso più delle persone, puoi confidargli ciò che vuoi, senza che lo vada a raccontare a chiunque."

Per Poi prendere la gattina e mettersela sulle gambe, continuando a coccolarla mentre questa faceva le fusa e ogni tanto miagolava.

Felix si rizzò a sedere di scatto, guardando Sebastian negli occhi e inarcando le sopracciglia (tutto questo con effetti devastanti sulla sua faccia esausta e stanca).

- Dici che se fossi carino come un gattino, forse potrei piacerci? -

Probabilmente si stava solo illudendo, probabilmente Sebastian lo avrebbe visto esattamente come prima, anche se lui si fosse impegnato ad essere il più carino e il più gentile possibile, anche se fosse cambiato radicalmente, tanto che nemmeno Sguizzush avrebbe potuto riconoscerlo.

- Dici così? -

~
"senza il forse, mi piaceresti, se fossi come un gattino o come la mia preziosa ragazza..."

La gatta intanto era sulle gambe di Sebastian che continuava a fare le fusa, si stava proprio godendo le mani del maggiordomo.

"...o come il Bocchan, anzi, vorrei proprio sapere se si è già svegliato."

Felix si sporse sul tavolo, poggiandovi sopra i palmi e avvicinandosi quanto più possibile a Sebastian, per guardarlo e parlargli con un'espressione estasiata e anche piuttosto speranzosa.

- Dimmi tutto quello che devo fare allora! -

Si stupì, non tanto per la richiesta che gli stava facendo, quanto per il tono ricercato che aveva usato per rivolgergli quella domanda. Voleva restare più calmo ed impassibile possibile, ma era praticamente una battaglia persa, visto che lui era eccentrico già di per sé.

- Tutto quello che devo fare per essere come piace a te! -

~
" che senso ha se te lo dico io?"

Sebastian prese la gatta e la mise davanti a Felix, vicino alle sue mani.

"è lei che mi piace,come si comporta, come è fatta,come miagola...l'adoro, ma forse l'ho già ribadito più volte"

Sebastian guardava sorridente la gatta e poi Felix, poi di nuovo la gatta.
La gatta contraccambiava gli sguardi di Sebastian e miagolò a Felix.

Felix fece una smorfia e si alzò in piedi, deciso a dimostrare a Sebastian che lui valeva mille volte di più di quell'ammasso di pelo nero.

- Guarda. - disse, prima di mettersi a carponi sul pavimenti.
- Posso stare a quattro zambe e miagolare... Miao! Vedi? Posso fare come il tuo stupidissimo gatto. -

Felix lanciò un'occhiata a Sguizzush, per fargli capire quanto si vergognasse e quanto si sentisse umiliato a doversi comportare così.

"Oh, Miagoli pure? ma che cosa molto tenera!"

fece per poi dargli una carezza sui capelli dopo quel versetto che doveva assomigliare al miagolio di un gatto. Doveva sembrare, appunto.

"E quello non è uno stupidissimo gatto, è più intelligente di te e del tuo pesce messi insieme!"

Disse, per poi recuperare la sua preziosa gattina e farle qualche coccola osservando Felix ancora seduto a terra.

- So fare anche le capriole, cosa che il tuo stupido gatto non è in grado di fare! -

Felix si cimentò in una capriola che lo mandò a sbattere contro uno dei mobili della cucina. Si massaggiò la testa dopo la prima fitta e si alzò in piedi, continuando ad accarezzarsi la nuca.

- E il tuo gatto non farebbe tutte queste cose carine per te. - borbottò, arrossendo completamente.

"ATTENTO AI MOBILI! IL SIGNORINO SI ARRABBIERà!"

Senza pensare minimamente alla botta che prese Felix, si curò del mobile che aveva ricevuto quella martellata. Essì perchè La testa di Felix è dura. Ma forse non solo. Forse era lui che era tutto duro e che non era in grado di darsi una regolata. Finita l'ispezione del mobile, tornò dal bimbo che faceva le capriole.

"Ma la mia preziosa ragazza fa le fusa!"

- Io mi sono fatto male e tu ti preoccupi per i mobili?! -

Felix lo guardò arrabbiato e gli fece una smorfia. Sebastian smorzava tutto il suo entusiasmo, fin'ora - almeno da quando lui lo conosceva - non gli aveva mai detto nulla di carino. Mentre lui, al contrario, aveva fatto molti apprezzamenti.

- Ma lei non sa curare il giardino! -